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Le meditazioni di eVangelo

Perdono vero


di aa.vv.
Trascritto da eVangelo

"Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? Fino a sette volte?" (Matteo 18:21)

I maestri religiosi ai giorni di Cristo insegnavano che quattro fosse il numero massimo delle volte consentite per concedere il perdono. Pietro superò questo numero, ma quanto era lontano dall'ideale divino! Per i Giudei sette era il numero perfetto, pertanto nessuna espressione poteva meglio trasmettere il concetto della moltiplicazione di questo numero per sé stesso, vale a dire "settanta volte sette". Che grande consolazione è racchiusa per ciascuno di noi in questa espressione! Infatti, se Dio si aspetta che l'uomo perdoni suo fratello in questo modo, quanto più possiamo contare sul Suo inesauribile perdono!

Questa parabola mostra il grande errore che facciamo verso noi stessi, come anche nei riguardi del nostro fratello, tutte le volte che veniamo meno nel perdonare. Nella parabola vi era un uomo cui era stato condonato l'enorme debito di diecimila talenti ma il cui cuore non si intenerì affatto, poiché fu subito portato davanti alla presenza del suo padrone per aver usato violenza nei confronti di uno dei suoi servi più sfortunati, che gli doveva la misera somma di cento denari. Egli è sordo alle ragioni che lui stesso aveva esposto in precedenza, e si rivela completamente insensibile, preoccupato unicamente del credito che vantava, al punto di pretendere di essere pagato istantaneamente.

Non siamo tutti tentati di abusare dell'amore di Dio che perdona, e ad essere censori, vendicativi e implacabili, tutt'altro che disposti a perdonare? Se non vuoi trovarti ad agire in questo modo, considera quanto ti è stato perdonato! Fermatevi a considerare il debito enorme che avete contratto verso Dio, e come vi abbia perdonato gratuitamente. Soltanto chi perdona viene perdonato: "Se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli". Se siamo impietosi, restii a riconoscere i meriti, pronti a rilevare gli errori, se coltiviamo una cattiva volontà e il risentimento per le offese ricevute, magari molti anni fa; possiamo essere certi che non saremo mai perdonati.

Come possiamo raggiungere quello stato mentale che consente di perdonare così spesso, ed è in grado di vincere il cuore più ostinato? La parabola c'insegna che dobbiamo ricevere il perdono di Dio con uno spirito giusto, e ricordare i nostri peccati e le nostre mancanze, per essere sempre disposti a gettare il mantello dell'amore che perdona sui peccati e i falli di coloro che ci circondano.


Data: 02/10/2007
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