Marco 10:32-45 In questo brano suggestivo ci sembra quasi di vedere Gesù che sta camminando da Gerico in direzione di Gerusalemme. Sarebbe stato il Suo ultimo viaggio verso la città di Sion. Quella via conduceva alla sofferenza. Egli sapeva ciò che Lo attendeva e conosceva anche quello che avrebbero dovuto subire i Suoi di-scepoli. Ma Egli non indietreggiò di fronte a quella prospettiva. Cercò di preparare i Suoi per quei tristi momenti, quando si sa-rebbero trovati soli. Fissiamo lo sguardo su questo quadro meraviglioso e incoraggiante: un gruppo di uomini sta camminando, Gesù li precede con determinazione; a pochi passi due discepoli discutono fra di loro, mentre gli altri rimangono un pò indietro. (Ci sono sempre quelli che seguono il Maestro da vicino mentre gli altri stanno più lontano). Essi intuivano il pericolo che si avvicinava, anche se non comprendevano tutto ciò che stava per accadere. Mentre camminavano forse incrociavano gli sguardi della gente che li osservava con disprezzo. La perplessità e la paura distoglievano le loro menti dalle cose più importanti: l'imminente sofferenza di Gesù e quel che sarebbe accaduto a loro stessi. Ma durante il cammino Gesù li precede dicendo: "Non abbiate timore", assicurando loro che la vittoria non sarebbe sfuggita, se pur in mezzo a mille difficoltà.Si fermò per rispondere agli interrogativi e insegnar loro la via della sofferenza per essere certi di sedere un giorno con Lui nella gloria. Non si dimenticò di affermare: io avrò completa vittoria, la sofferenza immensa non durerà per sempre, voi parteciperete alla mia vittoria; dunque coraggio! Andiamo avanti". In questo cammino di sofferenza, "lo andrò avanti, vi sarò sempre vicino, vi guiderò, vi sosterrò e vi fortificherò". Quando anche noi stiamo percorrendo la via della sofferenza, non ci abbattiamo né scoraggiamo. Guardiamo avanti! Non c'è cosa più incoraggiante del vedere il nostro Maestro camminare davanti a noi.
Data: 25/04/2009 Visite: 15414 | |
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