Numeri 26:1-40 Il primo censimento ordinato da Dio aveva lo scopo di stimare il potenziale bellico di Israele e Mosè vi mise mano poco dopo l'uscita dall'Egitto. li secondo censimento di cui parla il nostro testo fu invece disposto poco prima dell'entrata nella terra promessa. Al pari dei governi che ricorrono ai censimenti per conoscere e valutare l'esatto numero della popolazione, particolarmente all'inizio o alla fine di un conflitto, così operò anche Israele sia all'inizio che alla fine del lungo ed estenuante pellegrinaggio nel deserto. Nel lungo viaggio verso la terra promessa, che doveva diven¬tare una patria stabile, la vita d'Israele non fu facile: ribellioni, proteste e tradimenti non si contano. A questa situazione Dio replicò con piaghe, stermini ed altri terribili giudizi come quando la terra si squarciò inghiottendo vivi nell'abisso gli irriducibili ribelli. Tutto questo però non distrusse la promessa dei Signore, e ciò ci incoraggia e ci fa comprendere che potranno accadere anche scandali, tradimenti e ribellioni ma il Signore porterà a termine il Suo Piano ed adempirà le Sue promesse. Facendo un confronto tra le cifre del primo censimento e quelle del secondo ci accorgiamo che c'è una lieve flessione numerica, anche nel racconto evangelico, durante il ministerio terreno del Signore, gli apostoli partirono in dodici ed arrivarono in undici, quindi in proporzione al numero ci fu una lieve flessione. In ogni movimento spirituale vi saranno purtroppo eventi tali da turbare la pace e la stabilità, eppure tutto ciò non riuscirà a fermare l'opera dei Signore. Molti movimenti di risveglio sono stati soffocati dall'orgoglio umano, ma il Signore, nella Sua infinita sapienza ed onnipotenza, ha saputo rimpiazzare questi elementi affinché nessuno abbia la presunzione di credersi insostituibile. Dio compiange coloro che pensano in questo modo e condurrà sempre a compimento ogni Suo meraviglioso piano
Data: 25/04/2009 Visite: 7895 | |
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