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Le meditazioni di eVangelo

La cecità (Giovanni 12:25-36)


di RED
Trascritto da eVangelo

Il Signor Gesù aveva dichiarato apertamente che l'ora del Suo sacrificio era giunta e voleva rendere consapevoli i discepoli e la moltitudine di questo avvenimento. Perciò si esprime con parole chiare, parlando del seme caduto in terra (24), infine dichiarando il Suo turbamento interiore (27). Ma il Signor Gesù era venuto «per cercare e per salvare ciò che era perito» e di questo era consapevole avanti la fondazione del mondo, avendo accettato la volontà del Padre. Perciò ora si rivolge a Dio perché questa sia adempiuta.

La moltitudine cieca brancola nelle tenebre e non sa discernere ciò che sta avvenendo davanti ai loro occhi. Alcuni dichiarano di aver udito un tuono, altri pensano che un angelo Gli abbia parlato. Si verifica pressappoco sempre così quando la creatura, cieca e smarrita, si trova di fronte alla manifestazione del divino. Non è solo in questo caso che le opinioni dei presenti contrastano con la realtà. Nella Parola di Dio abbiamo altri esempi che ci dimostrano che quelli che vivono lontano dalle realtà dello Spirito si comportano sempre come ciechi e come quelli che brancolano nelle tenebre.

Quando Paolo e Barnaba si trovarono in Listra e ci fu la guarigione del paralitico, furono scambiati per due divinità pagane.

Ed ancora, quando Paolo naufragò insieme agli altri e giunsero a Malta, cosa pensarono gli abitanti del luogo, vedendo la vipera attaccata alla mano dell'Apostolo? «Certamente quest'uomo è un omicida, perché essendo scampato dal mare, pur la giustizia divina non lo lascia vivere». Ma poiché Iddio ha dato autorità ai credenti di «calcare i serpenti», Paolo non ebbe alcun male e gli stessi «cambiarono parere e cominciarono a dire ch'Egli era un Dio».

Si, i pareri intorno alle realtà spirituali saranno sempre errati ed inutili se non si è prima passati per il Calvario. Ecco perché Gesù dichiara necessaria ed importante la conclusione del suo ministerio. (32) La moltitudine continua a dimenarsi nelle tenebre senza comprendere le parole di Gesù, (34) ed in ogni tempo la cecità spirituale non ha fatto comprendere le promesse dell'Evangelo.


Data: 01/04/2000
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