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Le meditazioni di eVangelo

Se alcuno cammina di giorno non s'inciampa ... ma se cammina di notte s'inciampa (Giovanni 11:1-16)


di V.F.
Trascritto da eVangelo

Il Signor Gesù era stato chiamato da Marta e Maria, perché il loro fratello Lazzaro era malato e nella circostanza aveva detto: «Questa malattia non è a morte ma per la gloria di Dio» (v. 4) i discepoli quindi, avrebbero dovuta avere una buona dose di sensibilità spirituale per comprendere che Gesù conosceva tutte le cose in anticipo, e quindi anche quello che sarebbe accaduto a Betania; Gesù era venuto perché la Gloria di Dio «fosse manifestata appieno». Cristo pur avendo un corpo umano era Dio, e si lasciava guidare dal Padre; amava Lazzaro. È forse facile intuire la ragione dell'impedimento che formulavano i discepoli: volevano essere, con le loro precauzioni più vigilanti del Maestro? o forse perché paurosi, come Tommaso volevano evitare «il peggio?» Gesù rispose: «Non vi sono dodici ore al giorno? se uno cammina di giorno non s'inciampa .... ma se cammina di notte s'inciampa, perché la luce non è in lui». Qui Gesù rivela che Egli è la Luce e sapeva quello che faceva e che era venuto per operare, mentre «era in tempo».

In questo episodio c'è, senza dubbio, tanto ammaestramento per noi e per i cristiani di tutti i tempi. L'opera di Dio continua in ogni circostanza. La gloria di Dio si deve manifestare in ogni tempo, anche usando te come strumento, ma occorre una consacrazione continua della nostra vita a Dio, affinché guidati dallo Spirito Santo possiamo fugare ogni timore o incertezza propria della natura umana. Il Signore il quale disse: «lo sono la luce», disse anche: «Voi siete la luce» certo, luce riflessa. Paolo, scrivendo ai Tessalocinesi dice: «Ma noi che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestita la corazza della fede e dell'amore e preso l'elmo della speranza e della salvezza ...consolatevi ed edificatevi gli uni agli altri». Abbiamo sopratutto l'assicurazione delle parole di Gesù: «un capello del vostro capo non cadrà senza volere del Padre mio». Matteo 10:30. Operiamo dunque con Cristo con fedeltà costanza ed amore «mentre è giorno».

1) Matteo 10:30


Data: 18/03/2000
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