"Che ha dato sé stesso per i nostri peccati affin di strapparci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre" (Galati 1:4) Le Scritture presentano con forza il piano e la volontà di Dio. Questo grandioso piano era preparato sin dall'eternità, già prima della caduta dell'uomo. Il Padre aveva un tesoro: il Suo diletto Figliuolo. Quando creò il mondo, affidò a Lui lo svolgimento del Suo glorioso piano; e in Lui trovò Chi era sempre pronto a fare la Sua volontà. Ma prima di creare l'uomo a Sua immagine, prevedendo che sarebbe stato guastato dal peccato, decise di redimere l'umanità caduta. Oh, quanto fu grande il riscatto da pagare! "Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato...". E il Figliuolo di Dio - oggetto dell'amore del Padre - come giudicò questa volontà? Annichilì Sé stesso forzatamente? No! Ma "per la gioia che gli era posta dinanzi sopportò la croce sprezzando il vituperio". Egli depose la Sua vita con un sacrificio volontario. Quanto poco siamo entrati nello spirito del Padre e del Figliuolo! Che servitori infedeli siamo stati! Soddisfatti di aver ricevuto la salvezza a costo della vita del Salvatore, quanto poco abbiamo arreso la nostra vita al Suo servizio. Chi può dire di essere netto del sangue di un mondo che perisce? È possibile cantare "Io m'arrendo ognor'' e tuttavia non essere disposti a sacrificare un anello o un quadro o un figlio per la salvezza dei pagani. Dov'è quel cambiamento, quel rinnovamento della mente che ci trasforma realmente alla stregua di sacrifici viventi?
Data: 02/04/2007 Visite: 2792 | |
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