"Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch' 'egli vi ha similmente partecipato" (Ebrei 2:14)

Abbiamo visto che il Signore Gesù, quando venne sulla terra, si abbassò e prese la posizione più umile; abbiamo considerato come annichilì Sé stesso affinché noi potessimo diventare ricchi. Tuttavia, non dobbiamo considerare soltanto ciò che depose, ma anche quello che rivestì per svolgere un ministerio efficace. Ci viene detto che la Parola divenne carne e abitò per un tempo tra noi, che divenne simile agli uomini prendendo la forma di servo. Pur non dimenticando mai la Sua natura divina, non la usò per provvedere ai Suoi bisogni personali, o per rivendicare l'immunità per Sé e i discepoli. In ogni cosa fu simile ai Suoi fratelli: una lezione spesso dimenticata nel servizio missionario.

Il missionario non ha un cielo da lasciare, non ha una natura divina da mettere da parte, però, in genere, lascia una casa. Ha una nazionalità che potrebbe rivendicare e attraverso la quale ottenere molte immunità per sé e per i suoi; ma può ritenere più saggio soffrire piuttosto che ricorrere a queste soluzioni. Può conservare l'apparenza di straniero, oppure farsi simile a quelli che ha intorno nell'abbigliamento, nelle abitudini, nella casa e nella lingua.

È facile trovare obiezioni a questo modo di agire, ma questa fu la via che Gesù intraprese e che, ne siamo convinti, intraprenderebbe ancora oggi per noi. Il Maestro dice: "Io v'ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come v'ho fatto io".

Data: 12/03/2007 Visite: 2543