La lettera alla chiesa di Tiatiri è la più lunga delle sette e, a differenza di quella ad Efeso, dove viene rimproverato un regresso spirituale, qui "le opere ultime sono più abbondanti delle prime". Ma su questi sinceri credenti incombe un pericolo, una certa Jezebel che deve essere respinta senza esitazioni. L'imperativo è dunque quello di separarsi poiché siamo un popolo appartato per il Signore.

Dio, dopo aver riscattato la Chiesa, ne ha fatto un Suo tesoro del tutto particolare (1), una proprietà esclusiva e vigila per evitare ogni infiltrazione mondana. "Ma ho questo contro di te". Ricordiamo che nel momento in cui abbiamo deciso di affidare la nostra vita nelle mani del Signore, ci siamo impegnati a non seguire più la vita corrotta di questo mondo.

La separazione è fondamentale poiché ogni cedimento di fronte al peccato è causa di un'infinita serie di guai. Jezebel "Insegna e seduce". La presenza fra i credenti, di questa mentalità tollerante costituisce un pericolo serio, poiché svolge una deleteria opera di disorientamento. Il pericolo costantemente in agguato è quello di assorbire gli atteggiamenti e la mentalità di chi è nemico di Dio. Separiamoci dalla contaminazione che è nel mondo!

La separazione è importante per poter continuare a ricevere le benedizioni del Signore. Chi segue la "dottrina di Jezebel", compromettendo la propria armonia con Dio, non può ricevere né la Sua approvazione, né tantomeno la Sua benedizione. Noi, che apparteniamo al Signore, vogliamo continuare a ricercare la Sua presenza, perché solamente a contatto con Lui saremo in grado di sperimentare appieno la realtà di Dio nella nostra vita.

Allora guardiamoci da "Jezebel" e separiamoci dal male che è nel mondo, perché soltanto "a chi vince" il Signore concederà lo splendore lucente e glorioso della più luminosa delle stelle.

1) cfr. Malachia 3:17

Data: 27/10/2005 Visite: 2198