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Le meditazioni di eVangelo

Rahab (Giosuè 2:1-24)


di A.D.M.
Trascritto da eVangelo

Giosuè, vero condottiero, ricco d'esperienza, uomo abile per la conquista, condotto in tutto e per tutto da Colui che gli aveva fatto la promessa che sarebbe stato con lui come in passato era stato Mosè, scelse due uomini e li mandò a perlustrare Gerico, città che avrebbero dovuto conquistare.

L'impresa era ardua e il compito difficile, ma la fede e il coraggio di quegli uomini ottennero lo scopo. Infatti, i due esploratori entrano nella città e trovano albergo presso una donna di nome Rahab. Ella riconobbe immediatamente i due che albergava, come due spie israelite, salutandoli con un saluto di pace e di amicizia.

Mentre il terrore prendeva possesso degli abitanti di Gerico, Iddio continuava ad operare nel cuore della donna che si prestava a trattare con le spie per la sua salvezza dall'imminente distruzione della città.

Quella donna aveva già una nuova certezza, infatti ella credeva alle grandi opere miracolose fatte dal Signore: la divisione delle acque del Mar Rosso; le vittorie riportate dal popolo d'Israele e conclude: «L'Eterno il vostro Dio, è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra» (v. 11)

Anche altri erano a conoscenza dei medesimi fatti, senza però essere pervenuti alla stessa conclusione proprio per la mancanza di fede viva nell'Eterno. Quanti, anche oggi, sono a conoscenza delle grandi opere di Dio, eppure si chiudono tra le mura della loro religione aspettando, malsicuri, la propria sorte.

Quando la donna ebbe assicurazione della propria protezione, chiese «un segno sicuro»; le fu dato: una cordicella di filo scarlatto alla finestra della casa. Questo fatto ci ricorda il grande segno posto sulle case degli Israeliti la notte in cui doveva passare l'angelo distruttore che avrebbe dovuto colpire tutti i primogeniti degli Egizi.

Allo stesso modo i familiari di Rahab dovevano compiere un atto di fede per essere protetti dalla morte sotto il filo scarlatto. Questo ci ricorda che nessuno può ricevere mai liberazione e salvezza senza accettare il sacrificio fatto dal Signore nostro Gesù Cristo attraverso il lavoro e la purificazione compiuta dal suo sangue versato per noi.


Data: 02/10/2002
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