"Il cuor dell'uomo medita la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi" (Proverbi 16:9)

Siamo inclini a giustificare le vie intraprese dall'uomo; questo è sicuramente un modo per legittimare il nostro comportamento. Pensiamo che queste vie siano necessariamente giuste, ma possiamo facilmente ingannarci. Possiamo appellarci al nostro buon senso santificato oppure appropriarci dell'insegnamento del nostro testo: il nostro cuore deve meditare le vie da intraprendere in modo ponderato e serio. Per prima cosa prega di fronte ad ogni bivio, per conoscere la direzione da prendere, poi valuta i pro e i contro; quindi considera la questione alla luce dei consigli che ti possono arrivare da parte di amici fidati. Bada che il tuo occhio sia leale, disponendosi a compiere soltanto la volontà di Dio. Accertati che nessuna considerazione egoista o malvagia possa farti deviare o divergere: poi prendi la tua decisione, chiedendo a Dio di fermarti se vi è qualche cosa di negativo o dannoso. Non commetterai errori se saprai adottare queste regole cori sincerità e spirito di preghiera. Se il tuo occhio è onesto, vale a dire integro, tutto il tuo corpo sarà pieno di luce.

Abbiamo mille opportunità per far ricorso alle nostre facoltà di giudizio e di scelta. Quando Samuele mandò via il giovane Saul, gli disse: "Fa' quello che avrai occasione di fare". Anche di Pietro ci viene detto che, quando l'angelo lo lasciò, egli considerò la faccenda e andò a casa di Maria.

Ma il proposto di Dio sta dietro ogni decisione umana. Ci dev'essere la possibilità per l'uomo di meditare sui suoi passi, altrimenti diventeremmo degli automi. Ma tutti i nostri atti di volontà e le nostre scelte devono essere sottoposte al governo e alla volontà dell'Altissimo. Affidiamo le nostre opere e le nostre vie a Dio. Dobbiamo lasciare il nostro peso sulle spalle del fedele Creatore. A cosa serve preoccuparsi degli errori del passato? Non possiamo eliminarli, ma possiamo chiedere a Dio di estrarre il buono dal male. Egli rimedierà agli errori e compenserà le mancanze. Lascia che la mano del Padre diriga i tuoi passi. Se, facendo ricorso alla tua pianificazione, non riesci a risolvere la questione, getta l'intera responsabilità su di Lui e chiediGli di prendersene cura.

Cerchiamo di vivere in modo che le nostre esistenze siano gradite a Dio (v 7). L'apostolo Paolo esortava: "Come avete imparato da noi il modo in cui vi dovete condurre e piacere a Dio (ed è così che già vi conducete), vi esortiamo nel Signor Gesù a vie più progredire". Abbiamo bisogno di aspettare che Dio ci mostri il sentiero giusto, ma nell'incertezza disponiamo di un segno sicuro: "... Io sono la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giov. 8:12).

Data: 30/12/2007 Visite: 3009