"Rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo" (Efesini 5:20) "Offriam del continuo a Dio un sacrificio di lode" (Ebrei 13:15) Alcune persone sembrano essere nate con un temperamento scontroso e focoso, ed è molto difficile per loro illuminarsi con un sorriso o con dei cantici. Ma qualunque sia la nostra disposizione naturale, se apparteniamo a Cristo il nostro sacrosanto dovere 'e quello di avere un cuore riconoscente. Una persona malinconica esercita un effetto spiacevole sugli altri. È penoso dover lavorare assieme ad un pessimista irriducibile. Non c'è nulla di giusto, nulla che piaccia, non una parola di lode o d'incoraggiamento. Una volta, quando stavo ad Aden, osservai un gruppo di Lascari che scaricavano i sacchi della corrispondenza. Era un piacere osservarli, uno dopo l'altro si passavano le borse con allegria perché il loro capo li faceva cantare in continuazione mentre lavoravano. Se, invece di trovare dei difetti nei nostri servitori o impiegati cercassimo degli spunti per poterli lodare e ringraziare, probabilmente otterremmo un cambiamento miracoloso nella loro attitudine. La felicità ha la prerogativa di essere una fonte di forza per la singola anima e per tutti quelli che la circondano, e la gioia esalta la nostra cristianità. Uno scrittore un giorno disse: "Una volta diedi ad una signora ventidue consigli contro la malinconia; uno era quello di avere un fuoco scoppiettante, un altro di ricordare tutte le cose piacevoli che le erano state dette, un altro di tenere una scatola di prugne sciroppate sul camino, e una teiera sulla mensola interna del focolare. In quel momento pensai a queste cose così elementari, ma più tardi nella vita ho scoperto come fosse vero che questi piccoli piaceri fossero in grado di contrastare la malinconia più delle grandi cose". Possiamo tradurre il consiglio di questo autore di saggi e umorista trasformandolo in una lode gioiosa per ogni circostanza della nostra vita quotidiana. Mostriamo gratitudine e riconoscenza per ogni cosa buona e ogni dono perfetto che viene dal Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Il mondo è triste, e deve pagare a caro prezzo i suoi giullari ed intrattenitori. Per esso rimane un mistero il motivo per cui il volto del cristiano sia sempre sorridente, anche se l'albero di fico non germoglia e non c'è frutto nella vigna. Consideriamo i nostri tesori e le benedizioni di cui disponiamo e troveremo che anche nella vita più triste e malinconica c'è qualcosa in grado di far mutare il nostro dolore in canto (cfr. II Cor. 6:10).
Data: 02/10/2007 Visite: 3248 | |
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