"Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte" (I Giovanni 3:14) E' una grande consolazione scoprire che l'apostolo non considera l'Amore come se fosse soltanto una questione emotiva o sentimentale, poiché ogni riferimento mira all'azione! L'amore di Dio fu manifestato con la deposizione della Sua intera esistenza, e noi siamo intenzionati a seguire i Suoi passi (v 16). Il comando è di amare attraverso le nostre opere. Non dobbiamo chiudere il nostro cuore alla compassione, ma aiutare i fratelli nel bisogno. Se iniziamo a compiere azioni amorevoli e benevole, finiremo per sentire anche questi sentimenti. Spesso la gente viene da me dicendo che l'amore verso qualche altra persona è completamente cessato. Li ho esortati a ricominciare ad agire, con amore, facendo dell'altro il centro e l'oggetto di un servizio utile; il risultato che si consegue è il rinnovamento delle calde fonti da cui scaturisce l'affetto. Non aspettare di provare il sentimento dell'amore, ma inizia subito a manifestarlo, poiché questo è giusto e rappresenta un tuo preciso dovere. Mentre avanzi mosso dalla semplice fede scoprirai che Dio elargirà nei tuoi confronti la grazia che ti metterà in condizione di abbondare in quest'opera buona. Amare in questo modo significa rinunciare a sé stessi ed è il dono dello Spirito di Dio. Questo germoglio esotico non può fiorire sul nostro suolo invernale; il cuore dell'uomo non è in grado di produrlo. Possono crescere dei sentimenti come delle piante selvatiche, ma non possono certo paragonarsi al fiore e al frutto a cui Dio vuole mirare. L'amore appartiene a Dio. Esso procede dalla Sua natura ed è sparso nel nostro cuore mediante lo Spirito Santo che è ci è stato dato. "Il frutto dello Spirito è a r more", e poiché siamo uniti a Cristo attraverso la fede, l'amore di Dio sarà sparso nel nostro cuore mediante lo Spirito Santo e noi saremo in grado di amare con i I Suo amore. Abbiamo la certezza di essere nati di nuovo, nati dall'alto, non appena scop riamo di essere disposti ad anteporre ai nostri interessi quelli di un altro, non perché mossi da un affetto naturale o da un'affinità particolare, ma perché comprendiamo di appartenere entrambi a Dio. Se nel nostro cuore c'è odio o repulsione verso qualcuno, stiamo bene attenti! Dobbiamo sradicare questi sentimenti attraverso un'azione generosa, altrimenti porteranno delle profonde tenebre nella nostra vita (I Giov. 2:9-11).
Data: 02/10/2007 Visite: 3536 | |
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