"E il Signore diriga i vostri cuori all'amor di Dio e alla paziente aspettazione di Cristo" (II Tessalonicesi 3:5) L'amato discepolo saluta i suoi compagni, condividendo "la tribolazione, del regno regno e della costanza in Gesù" (Ap. 1:9). E una nobile combinazione; come se la regalità del carattere cristiano fosse rapportata alla capacità di aspettare con pazienza il nostro Signore. Egli attese con costanza fin dall'eternità, fino a quando sarebbe maturata la pienezza dei tempi, e sarebbe venuta fora della Sua incarnazione. Egli aspettò con pazienza trent'anni a Nazaret, mentre si preparava all'opera della Sua vita. Quando ritornò trionfante al Padre, Si sedette alla Sua destra facendo dei nemici lo sgabello dei Suoi piedi. Durante tutte le epoche Egli ha aspettato con pazienza, con la sicura fermezza di chi attende il compimento del fine desiderato, quando tutti i governi, l'autorità e la potenza umana saranno definitivamente annientati. Tutta l'angoscia del mondo è nel Suo cuore; Egli percepisce e fa Suo ogni anelito di giustizia e qualsiasi interrogativo concernente l'equità di Dio. Sostiene tutto con inalterabile pazienza, poiché Egli vede la conclusione e sa che alla fine Dio sarà Tutto in tutti. È in quest'amore e verso questa pazienza che dobbiamo essere guidati. "All'amor di Dio". Ogni volta che osiamo affermare che, nonostante le apparenze contrarie, Dio è amore; ogni volta che dimostriamo quell'amore agli altri, anche se il nostro cuore è spezzato; ogni volta che diciamo "No" al nostro Io e "SI": a Dio, facciamo un ulteriore passo nella direzione del Suo amore. Metti fiducia nell'amore di Dio, anche quando l'oscurità sembra nasconderlo, credi che esso rima ne sopra ogni cosa, attraverso tutto e in tutto. "Alla paziente aspettazione di Cristo". Esercitiamo la pazienza di Cristo fino quando le sofferenze e le prove della vita non abbiano compiuto lo scopo per sono permesse. C'è sicuramente una spiegazione adeguata che ci consentirebbe comprendere fattuale condizione del mondo, anche se noi non la conosciamo. Quindi, non giudichiamo nulla prima del tempo, ma facciamoci coraggio e rendia mo saldo il nostro cuore, poiché Dio verrà e non starà in silenzio. Nel frattempo custodiamo la parola della Sua pazienza, e manifestiamola insieme alla fede tutti i santi.
Data: 02/10/2007 Visite: 3251 | |
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