"Tutti i nostri giorni spariscono per il tuo cruccio; noi finiamo gli anni nostri come un soffio" (Salmo 90:9) Il Salmo è quasi senza pari per la sua grandezza, un monumento degno del genio I ispirato di Mosè, "l'uomo di Dio". Esso racconta il pellegrinaggio nel deserto e le esperienze del cammino in quei luoghi desolati; la veglia nella notte per proteggersi dall'attacco delle tribù nomadi, o dal saccheggio di animali selvatici. Ci parla d'inondazioni provocate da piogge torrenziali, che si dissolvevano velocemente nel suolo sabbioso; del prato mattutino riarso dal vento di scirocco; delle storie raccontate dalle spie del campo che terminavano sempre così presto; della delusione alle fonti di Mara; dell'inevitabile partenza da Elim! Vengono rievocati quei lunghi e terribili giorni di marcia, quel flusso di madri e neonati, di anziani e bambini, quelle persone deboli sul sentiero desertico; il continuo montaggio e smontaggio delle tende: tutti questi simboli di transitorietà, descrivono adeguatamente le dure e faticose esperienze della vita e delle prove che porta con sé. I peccati e le iniquità più segrete; il volto accigliato di Dio a motivo della trasgressione; la morte degli anziani di ottant'anni e del giovane bimbo reciso come un fragile fiore. Sì! Ma nonostante tutto questo, Dio rappresenta la dimora e la casa di ogni singola anima, e della generazione successiva. Non faremo nostre le richieste conclusive racchiuse in questo Salmo? Anche noi siamo pellegrini nel deserto, diretti verso la dimora eterna. Dobbiamo prestare maggiore attenzione ai giorni nostri, considerando come il loro numero si riduca progressivamente. Dobbiamo cercare di utilizzare nel modo migliore quelli che ci restano. Siamo chiamati ogni mattina ad essere soddisfatti e ripieni della misericordia divina, affinché dal nostro cuore possano scaturire fonti perenni di gioia e di felicità. Desideriamo contribuire al rovesciamento del potere del male e, invecchiando, vogliamo pregare affinché la bellezza del Signore, nostro Dio, possa essere sopra di noi, e poterLo così ringraziare per aver reso stabile l'opera delle nostre mani.
Data: 02/09/2007 Visite: 3073 | |
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