"E non trovando modo d'introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un'apertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù" (Luca 5:19) Che storia meravigliosa! Le folle che si accalcavano intorno al nostro Signore, erano così numerose che riempivano non soltanto la casa dove Egli si trovava, con i Farisei e gli uomini dotti, ma pullulavano in un'enorme moltitudine nel cortile esterno. Mentre stava insegnando, subito si avvicinarono quattro uomini, portando su di una sorta di barella un uomo paralizzato. Non ci viene detto in modo chiaro che fossero dei giovanotti, ma il loro entusiasmo e la loro determinazione c'inducono a pensarlo. È interessante notare che il Signore gli concesse il perdono dei peccati ben prima di guarire il suo corpo. I quattro compagni del paralitico probabilmente avevano udito predicare Cristo e divennero Suoi seguaci, perché fu "vedendo la loro fede" che Egli compì questo miracolo di salvezza e di guarigione. Essi decisero che in un modo o nell'altro avrebbero portato il loro amico alla presenza misericordiosa di Cristo. Incapaci di farsi strada da soli in mezzo alla folla, non si scoraggiarono, ma salirono sul tetto e com'è scritto "lo calaron giù fra i tegoli". Abbassato da braccia possenti, con le quattro funi, il lettuccio oscillò ai piedi del Maestro, e gli occhi imploranti di questo pover uomo non avrebbero potuto lanciare un appello d'aiuto più eloquente di quanto fece la fede evidente dei suoi amici. Le parole con cui il nostro Signore lo accolse furono amorevoli e piene di grazia: "0 uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi". Uno dei modi più sicuri per conservare la salute fisica è l'essere certi della purificazione spirituale e del perdono divino (cfr. Giac. 5:14-16). Che cosa accadrebbe se tutti noi fossimo altrettanto impazienti nel portare i nostri amici a Cristo? Se ogni quattro credenti si accordassero per adoperarsi in funzione di un loro amico, senza adagiarsi finché non fossero riusciti a portarlo a Gesù, che grande risveglio potremmo sperimentare! (cfr. Giov. 4:28-30).
Data: 02/09/2007 Visite: 3703 | |
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