"Or l'Iddio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il gran Pastore delle pecore, Gesù nostro Signore, vi renda compiuti in ogni bene, onde facciate la sua volontà" (Ebrei 13:20, 21) E' di enorme conforto il fatto che il nostro Padre Celeste è "l'Iddio della Pace". Egli è il Dio dello zaffiro fine, del bagliore della sera e delle cure materne. Possiamo affidarci a Lui per la Sua gentilezza e per la Sua pazienza. Le canne rotte non vengono calpestate sotto i Suoi piedi e il lucignolo fumante non viene soffocato. Non aver paura di Dio: Egli è il Dio della pace! Egli riportò alla vita il nostro raro Signore Gesù, il grande Pastore delle pecore. Quando il nostro Signore discese nella valle della morte, Egli affidò il Suo spirito nelle mani del Padre. Egli sapeva che il sentiero della vita si sarebbe aperto davanti a Lui. Sapeva che l'accoglienza del Padre Lo attendeva, e Dio non Lo deluse! Per quanto fosse sceso in basso, nell'Ades, le braccia eterne erano costante-, mente tese sotto di Lui; e Dio Lo risuscitò, avendo sciolto i legami della morte, poiché non era possibile che quest'ultima lo trattenesse. E Dio farci meno per il gregge? Ci sono molte pecore che si sono perse nei giorni oscuri e nuvolosi. Ogni pecora verrà posta al riparo e condotta nei pascoli verdeggianti e alle calme acque del paradiso? Sì, ognuna di loro! Il grande Pastore non sarebbe felice se mancasse una di quelle che il Padre Gli ha affidato (Giov. 10:28, 29). Ricorda la parabola del Buon Pastore che lasciò le novantanove per andare in cerca di quella perduta. Se sei venuto a Lui per tua volontà e scelta, sei compre nel dono che il Padre Gli ha fatto. Nella posizione che la Sua grazia ci ha conferito, siamo perfettamente al sic ro. Non soltanto in virtù della promessa di Dio, ma soprattutto perché è suggella ta dal sangue della croce. Questo è il significato delle parole: "in virtù del san del patto eterno". Osserva la parola eterna, che ci riporta al lontano passato, in questo patto venne stipulato. Possiamo pertanto credere che i nostri nomi so scritti nel Libro della Vita dell'Agnello ucciso prima della fondazione del mo (Ap. 13:8; 21:27). Ma siamo salvati per salvare altri! È così che rendiamo sicura nostra chiamata e la nostra elezione! (II Pietro 1:10).
Data: 28/06/2007 Visite: 2599 | |
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