Chiedete, e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate, e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia" (Luca 11:10) La vera preghiera ha dei precisi requisiti. Innanzitutto, dev'essere fervente. Ci sono occasioni in cui sappiamo di essere assolutamente allineati ai propositi di Dio. Sono i momenti in cui possiamo azzardarci ad essere assillanti con il nostro Amico migliore che non si dispiace d'essere svegliato o con il nostro Padre celeste che non ci donerà una pietra invece di pane. La preghiera deve essere elevata nel nome di Gesù, cioè in armonia con la Sua natura, che è totalmente orientata alla gloria di Dio e al bene degli uomini. Il Nome di Gesù elimina la presenza propria dell'egoismo umano che danneggia ogni preghiera da chiunque venga offerta. La preghiera, poi, dev'essere fondata sulle promesse di Dio, presentate a Lui come un assegno viene consegnato ad una banca. Questi sono passi volti a realizzare la fede che ottiene, poiché è la fede, dopo tutto, e non la preghiera, che riceve le promesse. Questo è il motivo per cui il nostro Signore pone tanta importanza sul ricevere. Molte nostre preghiere vengono meno proprio perché dimentichiamo che Egli disse: "Chiunque chiede riceve"; e ancora: " Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete" (Marco 11:24). Ecco una descrizione della giusta sequenza. Il credente s'inginocchia davanti a Dio con riverenza, glorificandoLo e lodandoLo per la Sua grandezza e bontà. Egli è consapevole dei doni speciali che sono stati promessi. Nel nome di Cristo, presenta la richiesta con la fiducia di un bambino. Con ardore, rivela le ragioni per cui il dono ricercato risulta così necessario. Il credente, poi, non abbandona la preghiera a questo punto, incerto sull'esito finale, egli vuole realizzare la certezza che quella grazia speciale gli è stata elargita, per essere manifestata nel bisogno e che quel dono temporale è stato ricevuto, anche se il momento della consegna potrebbe essere procrastinato. È un po' come se un regalo venisse acquistato molto tempo prima del momento in cui verrà consegnato al destinatario (cfr. I Sani. 1:15, 18,27). Questo è ciò che Cristo intendeva esprimere utilizzando il verbo "ricevere". Tutto ciò ha un potente effetto sulla preghiera, poiché la rende molto più precisa. Questo alimenta la lode, poiché siamo in grado di ringraziare Dio per il Suo dono. Quindi quando preghi devi anche afferrare.
Data: 13/06/2007 Visite: 2557 | |
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