"La sera alberga da noi il pianto; ma la mattina viene il giubilo" (Salmo 30:5) La sera del dubbio, con le sue ombre che si allungano, la mattina è il risveglio della fede. È davvero un momento memorabile, quando ci svegliamo improvvisamente per realizzare che l'Altissimo è il Padre amorevole di tutti, che la Sua giustizia non è più motivo di ansia e di timore, ma di sicura speranza; che Egli non prende piacere nella morte del peccatore, ma piuttosto desidera che egli si converta dalla sua malvagità e viva. Che momento felice fu per Tommaso quando, dopo una settimana di oscurità e di tenebre, si trovò faccia a faccia con Gesù, scoprendo che il Suo cuore pulsava d'amore, e che le Sue mani forate erano stese verso di lui. Abbi anche tu l'ardire di credere che l'amore che portò Gesù a morire per te vuole illuminare i misteri, i disagi e gli aspetti più oscuri della tua vita. Il pianto può albergare la sera in cui sei chiuso in te stesso, ma esso alberga soltant o , dura una notte. Alla mattina, quando aprirai il cuore a Cristo, verrà la gioia. La notte di perplessità, la mattina di visione. Non riusciamo a spiegare tutti ; gli I i interventi divini nei confronti dell'uomo, tanto meno i misteri della natura divina. Le nuvole e l'oscurità Lo circondano, ma alcune volte otteniamo qualche visione o parziale del Suo proposito, della Sua opera e del Suo obiettivo. Allora la voce della gioia risuona nel nostro cuore e prorompiamo nella gioia e nel canto. La gente ci definisce sognatori, ma noi li consideriamo ciechi. Prima o poi Cristo tornerà! Il potere di Satana sarà annientato e il suo regno cesserà. Le cose che i profeti i e i re predissero, morendo senza poterle vederle, si realizzeranno. I figli della I uce solleveranno i loro capi, perché il tempo della Redenzione sarà giunto. Il dolore e il pianto cesseranno, e in quella mattina di festa ci saranno canti di gioia! l a notte della prova, la mattina della liberazione. Il salmista ricorda i momenti bui del dolore e della prova ma, allo stesso tempo, testimonia dell'intervento di I t io. La sua anima era giunta fino "al soggiorno dei morti", i nemici stavano trionfando 11 ,do su di lui: era notte fonda. La solitudine, il buio, l'incomprensione, l'angoscia t a lvolta I volta calano su noi come per il Maestro nella notte del Getsemani, ma ci aspetta la mattina della risurrezione, ci aspetta il chiarore dell'intervento di Dio che farà risplendere alto il Suo Sole nella nostra vita.
Data: 30/05/2007 Visite: 2770 | |
|
|