La casa di Marta e di Maria era una casa dove c'era il
timore di Dio e sulla quale riposava la benedizione, ma ora era diventata una
casa di dolore. Lazzaro era morto.
Dopo che Gesù lo ebbe saputo, si dispose ad andare a
Betania. Marta che per prima aveva incontrato Gesù torna in casa e dice a
Maria: «Il Maestro è qui e ti chiama». Maria si alza e va ad incontrare Gesù,
Gli si inginocchia davanti e Gli dice: «Se tu fossi stato qui, il mio fratello
non sarebbe morto». Anche Marta si era espressa nella stessa maniera e questo
ci fa comprendere la grande fiducia che avevano nella presenza di Gesù. Se tu
fossi stato qui, non ci sarebbe stato il vuoto e il dolore. Se tu fossi stato
qui ... !
Ma
quanto è diverso per noi oggi! Gesù è risorto è stato glorificato e tutti i
credenti possono godere della Sua benedetta presenza in ogni momento e in ogni
luogo.
Non abbiamo bisogno di esprimerci con rammarico, come le due sorelle di
Betania: Gesù ha promesso di essere sempre con noi «Ecco io sono con voi tutti
i giorni» (1), dipende da noi se vogliamo godere la Sua presenza, basta non
trascurarla.
Perciò
facciamo dimorare Gesù nel nostro cuore, perché dove c'è Lui c'è vita, e coloro
che ci circondano, in famiglia, al lavoro, in ufficio, a scuola e ovunque se
ne renderanno conto.
Dio ci ha messo in condizione di godere sempre della Sua compagnia e
della Sua presenza, non pensiamo di poterne fare a meno. Arrivato a Betania
Gesù chiamò Maria. Quando Cristo il nostro Maestro viene a noi con la Sua
Parola ci chiama, e coloro che nei momenti di pace e tranquillità si pongono ai
piedi di Cristo per essere ammaestrati da Lui, potranno, nei momenti di dolore,
prostrarsi ai Suoi piedi e trovare in Lui conforto.
Dove c'è Gesù c'è vita, dove Gesù è assente c'è morte e
separazione. Oggi, facciamo nostra la preghiera di Mosè: «Se la tua presenza
non viene meco, non ci far partire di qui» (2).
(1) Matteo 2:20 (2) Esodo 33:15
Data: 22/03/2000 Visite: 6786 | |
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