"Poiché io conosco i miei misfatti, e il mio peccato è del continuo davanti a me. Io ho peccato contro te, contro te solo, e ho fatto ciò ch'è male agli occhi" (Salmo 51:4) "Difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio" (Romani 3:23) Questo salmo è come la gradinata di un tempio, affollato da miriadi di penitenti. La pagina è bagnata dalle lacrime dei più santi come da quelle dei più peccatori. Osserva le definizioni di peccato. Il perdono è una cancellazione operata sulla tormentata pagina della vita; da qui il grido: "Cancella i miei misfatti". Oh, che Dio cancelli gli scarabocchi e le macchie degli ultimi anni, e riporti il candore della nostra fanciullezza! È una macchia sulla veste bianca dell'anima; da qui la richiesta: "Lavami del tutto della mia iniquità". C'è soltanto un modo per accedere alla città santa: "Hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello". È come la lebbra: "Purificami con l'issopo, e sarò netto". Quando Gesù stese la Sua mano e toccò il lebbroso dicendogli: "Sii mondato", compì un gesto carico di un significato che andava ben al di là della semplice guarigione fisica. Osserva le condizioni del perdono. Si tratta di confessare. La trasgressione deve essere riconosciuta. Dobbiamo renderci conto che il peccato non è soltanto un danno contro l'uomo, ma offende direttamente Dio. La nostra confessione non deve essere superficiale, ma intima e profondamente sentita. Dobbiamo ritornare alle nostre posizioni iniziali, quando il peccato era confinato nei recessi più remoti e nascosti. Osserva la supplica in vista della purificazione e della giustizia. Il cuore puro deve essere creato, poiché dentro di noi non ci sono le condizioni che consentano di plasmarlo sul modello approvato da Dio. L'epistola agli Efesini (4:24), ci dice che è stato dato corso ad una nuova creazione proprio per questo motivo. Desideriamo uno spirito "giusto" e "saldo", che non devii a destra o a sinistra, ma che prosegua avanti, in direzione della meta. Il significato della parola greca tradotta con il termine peccato è: "Mancare il bersaglio". Desideriamo uno spirito che non si lasci sviare, uno spirito veramente "libero" e volenteroso. Che meravigliosa trasformazione è stata operata in miriadi di persone! (cfr. I Cor. 6:11).
Data: 13/05/2007 Visite: 2673 | |
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