'E tu hai presso di te, per ogni lavoro, ogni sorta di uomini di buona volontà e abili in ogni specie di servizio; e i capi e tutto il popolo sono pronti ad eseguire tutti i tuoi comandi" (I Cronache 28:21) Non conosciamo promesse più incoraggianti per l'operaio cristiano di quella fatta a Salomone in occasione della costruzione del tempio. Il vero Salomone è sul trono, e l'edificazione del vero tempio è in corso. A Lui è promesso che ogni uomo di buona volontà e abile per il servizio, i capi della casa di Dio e tutto il popolo sono ai Suoi comandi. A volte sembra che ci siano operai di buona volontà ma non all'altezza, e operai capaci che potrebbero avere più buona volontà. Come possiamo assicurare all'opera di Dio la giusta combinazione: "Uomini di buona volontà e abili"? È al nostro Re che sono stati promessi. A Lui devono essere richiesti; devono essere reclamati con fede in preghiera, come Cristo insegnò a pregare il Signore della messe che spingesse operai nel Suo campo. Poiché abbiamo adottato questo criterio sin dal principio, possiamo testimoniare della Sua fedeltà nel provvedere uomini di buona volontà e abili per le diverse esigenze dell'opera. Ognuno è stato di benedizione, e ognuno è stato benedetto. Come disse Gionathan al suo scudiero: "Nulla può impedire all'Eterno di salvare con molta o con poca gente". Egli può usare i talenti e la cultura di Paolo, se Paolo è stato crocifisso con Cristo; ma parla più comunemente attraverso persone illetterate come Pietro nel giorno di Pentecoste. Può usare la ricchezza di Davide, quando c'è la generosità di quel re. Ma spesso le Sue opere più potenti sono attuate da coloro che possono esclamare: "Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!".
Data: 06/05/2007 Visite: 1950 | |
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