"Ogni valle sia colmata, ogni monte ed ogni colle siano abbassati" (Isaia 40:4) Queste parole, riferite a Giovanni Battista che preparò la strada alla prima venuta di Cristo, possono essere applicate anche a ognuno di noi. In quei giorni non fu facile "preparare la via del Signore". Gravi difficoltà si incontrano ancora oggi. Per questo motivo, è della massima importanza vedere gli ostacoli dal giusto punto di vista. Che impressione diversa produsse in Caleb e Giosuè quello che le spie videro nella Terra Promessa. Dieci di esse confrontarono le difficoltà con la debolezza di Israele, due le raffrontarono alla forza del loro Dio e affermarono coraggiosamente: "Saliamo pure e conquistiamo il paese; poiché possiamo benissimo soggiogarlo... ne faremo nostro pascolo". Ogni difficoltà vinta per fede diventa un pascolo. Se, dunque, la mano di Dio ci conduce lungo valli di difficoltà che non possiamo attraversare, per luoghi impervi che l'impegno della Chiesa non riesce a livellare, e che nessuna forza umana può appianare, ci lasceremo andare allo scoraggiamento? Non benediremo il santo nome di Dio per quel fondamento solido e piano da cui il Suo potente braccio - sempre all'opera, anche se nascosto - può essere costantemente notato? Non siamo tristemente consapevoli che le nostre carenze sono come profonde valli che non sappiamo come colmare? Mancanza di potenza, di coraggio, di fede? Non vediamo che montagne e colli che non riusciamo ad abbassare? Caratteri impetuosi, abitudini errate che invano abbiamo cercato di piegare? Ma il cuore si eleva in trionfo, le labbra si riempiono di lode quando vediamo sotto questa luce i grandi ostacoli da superare. Un intero esercito di difficoltà ora serve soltanto ad accrescere la nostra gioia e approfondire la certezza della vittoria finale.
Data: 03/05/2007 Visite: 2834 | |
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