"L'Eterno ha dato, l'Eterno ha tolto; sia benedetto il nome dell'Eterno" (Giobbe 1:21) Non avendo trovato difetti nel carattere e nella vita di Giobbe, il grande accusatore insinuò che era tutto frutto dell'egoismo. "E egli forse per nulla che Giobbe teme Iddio?". Non c'è nessun servizio che paghi bene come quello reso al Maestro. Satana stava facendo un'affermazione vera; ma l'insinuazione, cioè che Giobbe serviva Dio soltanto per interesse, era del tutto falsa. E per difendere il carattere stesso di Giobbe, gli fu permesso di metterlo alla prova. Il maligno mise presto in evidenza la malvagità del proprio carattere, facendo ricadere sull'uomo di Dio ogni sorta di sciagure. Ma Dio, che aveva permesso la prova, provvide anche la grazia sufficiente, e Giobbe esclamò: "l'Eterno ha dato, l'Eterno ha tolto; sia benedetto il nome dell'Eterno". Non si stava sbagliando Giobbe? Non avrebbe dovuto dire: "L'Eterno ha dato, e Satana ha tolto"? No, non ci fu nessuno sbaglio. Dio lo mise in grado di discernere la Sua mano in tutte quelle calamità. Persino Satana non osò chiedere di essere lui stesso ad affliggere Giobbe, ma disse: "Stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia". E ancora: "Stendi un po' la tua mano, toccagli le ossa e la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia". Il maligno sapeva che soltanto Dio poteva toccare Giobbe; e Giobbe ebbe ragione nel riconoscere in tutto questo l'autorità del Signore. Saremo aiutati e benedetti se terremo bene a mente che Satana è servitore e non padrone, e che gli è permesso fare soltanto ciò che Dio ha determinato in anticipo grazie alla Sua sapienza ed onniscienza.
Data: 27/04/2007 Visite: 1971 | |
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