"La cui fronda non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà" (Salmo 1:3) Continuiamo a parlare delle benedizioni che la fede può reclamare quando si realizzano le condizioni richieste. l. Continuo vigore. "La cui fronda non appassisce". Nel nostro clima, molti alberi sono in grado di mantenersi in vita durante l'inverno, ma non di conservare le foglie. Il semprever de, invece, conserva le sue fronde in modo ancor più evidente proprio a causa dei rami spogli tutt'intorno. La vita che possiede al suo interno è troppo forte per temere i giorni raccorciati, le fredde raffiche di vento o la neve che cade copiosa. Così accade per l'uomo di Dio. La sua vita è mantenuta attraverso la comunione col Signore; l'avversità può soltanto mettere in evidenza la forza e la realtà di quella vita interiore. Le foglie dell'albero non sono un semplice ornamento. Se la radice ci parla di forza per ricevere, le foglie parlano di grazia nel dare e nel purificare. La linfa vitale che viene dalla radice non potrebbe far crescere l'albero da sola. Attraverso le foglie, essa si arricchisce del carbonio dell'atmosfera. Le radici sono nutrite dalle foglie, come queste ultime lo sono dalle radici. 2. Prosperità uniforme. "Tutto quello che fa, prospererà". È privilegio di ogni credente vedere la mano del Signore in tutte le circostanze della vita, e servire Dio in tutte le occupazioni. Chi si riconosce servitore di Dio in ogni cosa può contare sull'intervento divino in ogni circostanza. Ma questa prosperità non sarà sempre evidente, tranne che all'occhio della fede. Il sentiero della vera prosperità passerà spesso attraverso profonde sofferenze; ma i seguaci di Cristo sono beati pensando al sentiero che Egli ha percorso.
Data: 25/04/2007 Visite: 2461 | |
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