"Di' loro che si facciano... delle nappe agli angoli delle loro vesti, e che mettano alla nappa d'ogni angolo un cordone violetto... e quando la guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti dell'Eterno" (Numeri 15:38, 39) La prescrizione relativa al "cordone violetto" conclude un capitolo importante iniziato con le istruzioni relative agli olocausti, alle primizie e ai peccati commessi per errore e per ignoranza. Dio ordinò a tutto il popolo di portare un segnale. Dovevano fare delle nappe agli angoli dei loro vestiti e mettervi un cordone di colore celeste o violaceo, per ricordare tutti i comandamenti del Signore, applicarli, ed essere così un popolo santo. II celeste è il colore del cielo. Quando le nuvole si addensano, allora, e soltanto allora, il celeste svanisce. È volontà di Dio che non ci siano mai nuvole tra Lui e il Suo popolo, e che come gli antichi israeliti portavano il cordone celeste, così i cristiani manifestino uno spirito e un carattere celestiali. Dio vuole che il loro volto testimoni della gloria e bellezza dell'Iddio che amano e servono proprio come accadde a Mosè. Come doveva essere interessante vedere quel cordone celeste portato dal contadino nei campi, dal mercante nel suo luogo di commercio, dalla domestica nelle camere più interne della casa mentre compiva le sue mansioni giornaliere. È meno importante che i credenti chiamati ad essere testimoni di Cristo siano caratterizzati in modo evidente dal Suo Spirito? Non dobbiamo essere tutti "imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti", e camminare "nell'amore come anche Cristo ci ha amati e ha dato sé stesso per noi'? Questo spirito va' chiamato in causa nei più piccoli dettagli della vita, oltre che essere riservato alle occasioni speciali.
Data: 15/04/2007 Visite: 2764 | |
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