"Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me" (Giovanni 15:4) La parola "dimorare" significa semplicemente abitare; può essere resa con "rimanere" o "continuare". L'idea è più quella del riposo che della fatica; non suggerisce uno sforzo o una lotta, ma una gioia passiva. Non riconoscere questo semplice dettaglio impedisce ai credenti di godere del riposo di Dio. Per anni abbiamo pensato che dimorare in Cristo fosse una meta troppo elevata da raggiungere; come se si trattasse di scalare vette spirituali senza averne la forza sufficiente, o di perse verare sulla base delle nostre deboli forze. Pensavamo che dimorare in Cristo significasse fissare la nostra mente su di Lui per conservare a lungo la consapevolezza della Sua presenza, in qualunque attività fossimo occupati. Ma non riuscendo a farlo, ci siamo ritrovati completamente scoraggiati e confusi. Non doveva essere impossibile dimorare in Cristo; eppure ci sembrava una cosa irrealizzabile. Abbiamo pensato al "dimorare" come ad un'attività che richiedeva molta fatica, mentre non c'è bisogno di alcuno sforzo; nessuno può essere troppo debole per dimorare in Cristo. Dimorare nel Signore, come nelle nostre case, non è uno stato di coscienza, ma di fatto. Smettiamo di dimorare nelle nostre abitazioni quando dormiamo? Il nostro viaggio termina quando ci assopiamo sul treno? Allo stesso modo, dimorare in Cristo non si basa sulle sensazioni che abbiamo, è una condizione che la fede riconosce, e la cui realtà è dimostrata dai suoi risultati.
Data: 30/03/2007 Visite: 3377 | |
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