"Pur essendo libero da tutti, mi son fatto servo a tutti, per guadagnarne il maggior numero" (I Corinzi 9:19) Abbiamo un magnifico commentario della vita di Gesù nell'uomo che poteva dire: "Per me il vivere è Cristo". Questo eminente missionario rivela con quale spirito otteneva i suoi straordinari successi: "...E tutto fo a motivo dell'Evangelo". Riteniamo non sia necessario insistere sulla correttezza del principio qui affermato; ma qualcuno potrebbe chiedersi fino a che punto è applicabile ai Cinesi. Si tratta di un popolo pieno di pregiudizi, risultato di una storia millenaria. La prima obiezione contro la fede cristiana è che si tratta di una religione straniera, che si prefigge di avvicinare i credenti alle nazioni occidentali. L'etichetta straniera data a tutto ciò che è connesso col cristianesimo, dal vestiario dei missionari, all'aspetto esteriore dei locali di culto, ha molto ostacolato la diffusione della verità tra i Cinesi. Ma perché questo? La Parola di Dio non richiede una prassi del genere; né mi risulta vi siano dei ragionamenti convincenti a giustificarla. Noi non cerchiamo l'occidentalizzazione dei Cinesi, ma la loro conversione a Cristo. Vogliamo vedere Cinesi cristiani, veri cristiani, ma veri Cinesi in tutti i sensi. Vogliamo vedere chiese di credenti cinesi presiedute da pastori cinesi, in locali di culto dalla struttura architettonica cinese. Se lo desideriamo davvero, allora presentiamo un esempio coerente. Facciamoci cinesi, in tutto quello che non è peccato, "per salvarne ad ogni modo alcuni".
Data: 05/03/2007 Visite: 2679 | |
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