"Il Signore corregge colui ch'Egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'Egli gradisce" (Ebrei 12:6) La prosperità terrena non è un segno di particolare amore da parte del cielo; né i dolori e gli affanni sono un segno di disapprovazione divina, anzi spesso è vero il contrario. L'amore di Dio brama sinceramente la nostra beatitudine eterna, non semplicemente la nostra consolazione. E' volto a raggiungere quell'obiettivo, ed è abbastanza forte da sopportare ogni travisamento e correggerci per mettere in sintonia il nostro spirito con una melodia più sublime. Poi viene ad istruirci, e noi entriamo come alunni nella scuola dell'amore di Dio. Lasciamo da parte le nostre nozioni teoriche ma prepariamoci a qualsiasi lezione che in concreto ci provenga dall'afflizione; rassicuriamo il nostro cuore della tenacità dell'amore di Dio, al punto da confidare in Lui malgrado la correzione che sta esercitando verso di noi. Guardiamo avanti a quel momento in cui ci verrà spiegato ogni singolo atto di disciplina della nostra vita, con un sorriso che lascerà estasiata la nostra anima, e costringerà il dolore e i sospiri a fuggire via per sempre.
Data: 28/02/2007 Visite: 2616 | |
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