La prima cosa che
colpisce leggendo questo meraviglioso passo è la fedeltà di Dio nel mantenere
le Sue promesse. L'Eterno aveva promesso ad Abrahamo: «tra un anno Sara tua
moglie avrà un figliuolo». In Gen. 18:13 si legge che l'Eterno domanda ad
Abrahamo «Perché mai ha riso Sara, dicendo: partorirei io per davvero vecchia
come sono? » Quando la promessa di Dio si avverò Sara rise di nuovo, questa
volta si può immaginare, per la gioia.
Forse Sara aveva uno spiccato senso
umoristico, però non si rendeva conto, né della potenza né del piano di Dio
per la sua vita. Iddio è fedele alle Sue promesse. I Suoi figliuoli debbono
ancora imparare di prendere Dio sul serio, quando Lui promette, Egli mantiene
le Sue promesse. L'Eterno visitò Sara: quello che aveva promesso si avverò!
Abramo pose nome Isacco
al figliuolo che gli nacque. Isacco in ebraico (Sahaq) vuol dire ridere. Chi sa
se Abrahamo non pensò al ridere di Sara quando gli pose quel nome. Oppure pensò
alla situazione buffa che si era venuta a creare: due persone di avanzatissima
età si erano trovati ad un tratto con un bambino. Ma, che bambino! Il figliuolo
della promessa. Quello che tante volte può sembrare pazzia agli uomini è
sapienza di Dio. Egli ha sempre un piano da compiere.
I1 ridere di Sara in
cui leggiamo al verso 6 può anche farci pensare alla gioia che ella sentì nel
vedere realizzata la promessa di Dio. Il riso è un segno di allegria, è una
manifestazione esterna di felicità in questo caso gioia di veder la potenza e
la fedeltà di Dio all'opera.
Agli
occhi degli uomini l'opera di Dio può sembrare pazzia, ma Iddio è fedele alle
sue promesse: quello che promette Egli lo là. Oggi vediamo la nazione
d'Israele, progenie di Isacco prova evidente della veridicità delle promesse di
Dio. Quando Egli parla possiamo fare affidamento alle sue parole. «L'Eterno
fece a Sara come aveva annunziato».
(1)
Genesi 18:10
Data: 15/03/2000 Visite: 7482 | |
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