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Le meditazioni di eVangelo

...Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente (Giovanni 10:22-31)


di S.G.
Trascritto da eVangelo

Gesù passeggiava nel Tempio, sotto il portico di Salomone quando i Giudei vennero a disturbare la Sua quiete rivolgendoGli una domanda che manifestava, senza dubbio, la loro incredulità e forse anche la loro falsità. Ormai dappertutto si era sentito parlare di questo Gesù era ormai risaputo che Egli aveva compiuto e compiva opere potenti, ma la stragrande maggioranza era ancora rappresentata da questi Giudei che avevano bisogno di farGlisi incontro, quasi per rimproverarLo dicendoGli: fino a quando terrai sospeso l'animo nostro? Cosa volevano sapere da Gesù? «Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente». Erano rimasti delusi da Gesù, aspettavano un Messia diverso, un condottiero, un re potente e non avevano riconosciuto il «Vero Messia» che si era presentato a loro nella Sua umiltà, nel Suo incommensurabile amore, solo perché si prefiggeva di salvare e liberare l'umiltà non dalla tirannia o dalla schiavitù umane, ma dal peccato e dalla morte (perdizione) eterna. «Ve l'ho detto» fu la risposta pronta di Gesù «e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano me». Solo quelli che testimoniano di Gesù possono conoscere che egli è il Messia mandato da Dio; e soltanto costoro potranno ottenere i benefici che derivano da questa opera gloriosa e redentrice.

Ma i Giudei non furono soddisfatti dalla risposta di Gesù. I loro dubbi non- furono sciolti. Il loro animo non fu sollevato. Essi non volevano sapere veramente se Gesù era il Cristo, ma si aspettavano di poterLo accusare di indebita appropriazione di questo titolo per sottoporlo al loro giudizio. Non volevano fugare la loro incredulità, perché erano falsi, aspettavano un uomo e non il vero Figlio di Dio fatto uomo.

Infatti oggi, per tutti quelli che desiderano rimanere fermi nelle loro convinzioni, nelle loro aspirazioni, nei loro desideri, è difficile riconoscere Gesù quale il Cristo, il Figlio di Dio; solo quelli che riescono a porre in Lui la fede possono riconoscerLo, riceverLo e sperimentare la Sua potenza. A questi ultimi è fatta la promessa di Gesù «... e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno li rapirà dalla mia mano».


Data: 14/03/2000
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