"Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi" (Giovanni 20:21) Non dovremmo mai lasciare la nostra cameretta prima di aver incontrato il Maestro, Cristo, ed aver realizzato che il nostro compito è di fare la Sua volontà e completare l'opera che ci ha affidato. Colui che disse ai discepoli di allora: "Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi", dice lo stesso ad ognuno di noi, mentre l'alba ci chiama a vivere un altro giorno. Dobbiamo realizzare che siamo mandati da Lui come gli angeli, che fanno "ciò ch'egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola". Per ogni giorno c'è un piano d'azione, ed Egli ce lo svelerà se alziamo a Lui il nostro sguardo per conoscerlo. C'è qualche missione da adempiere, qualche servizio da compiere, qualche lezione da imparare pazientemente, per poter essere in grado di "istruire anche gli altri". Riguardo i nostri progetti non dobbiamo essere ansiosi, perché Colui che ci manda ha la responsabilità di progettare piani d'azione secondo la Sua infinita sapienza, e di rivelarceli, per quanto ottusa e limitata possa essere la nostra mente. E riguardo la nostra insufficienza, possiamo essere certi di ricevere tutta la grazia necessaria, poiché Egli non ci invia mai senza prima aver detto: "Ricevete lo Spirito Santo". C'è sempre una donazione speciale in vista di una potenza altrettanto speciale.
Data: 04/02/2007 Visite: 2664 | |
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