Il versetto 17 di questo capitolo ci testimonia la straordinarietà dell'opera di Dio. I nuovi cieli e la nuova terra di cui ci parla Isaia, e che troviamo anche nella seconda epistola di Pietro e nell'Apocalisse di Giovanni, sono il compimento del piano di grazia che Dio ha preparato per l'uomo. Piano che Gesù, nel suo discorso sulla divisione delle pecore dalle capre, nel giorno del giudizio, dichiara di essere stato preordinato fin dalla fondazione del mondo (1). La straordinarietà di quest'opera non consiste nella sua bellezza o nella sua grandezza, neppure in quelle meravigliose descrizioni di cui la Bibbia parla ma nel fatto che, durante tutto questo tempo, non sia mai venuta meno e non abbia mai subito delle modifiche. Dio dichiara, ancora una volta, tramite un Suo profeta, che adempirà ciò che si è preposto di fare. Eppure il popolo che Dio aveva scelto e dal quale doveva nascere il Salvatore, si ribella, trasgredisce la Legge per rifiutare infine anche la Sua Grazia. Sarebbe lecito pensare, a questo punto, che il piano sia fallito o che debba essere modificato, ebbene nulla è più falso di tutto ciò. Preordinato, anzi, da così lungo tempo, si manifesterà con la freschezza di un'opera assolutamente nuova. (In popolo nuovo, conoscerà la Grazia di Dio, nuovi saranno i sentimenti e attitudine di adorazione, nuove saranno le benedizioni mentre netta apparirà la distinzione tra i servi di Dio e coloro che Lo abbandonano. Persino quel popolo che Gli si era ribellato sarà rinnovato e potrà realizzare tutte quelle promesse che Dio gli aveva rivolto. Dai versetti di questo capitolo appare chiara tutta l'onnipotenza e la sovranità di Dio: malgrado le libere scelte dell'uomo, Dio manda sempre ad effetto la Sua Parola, niente Lo può condizionare. Così, se da un lato le azioni dell'uomo ricadono sotto la sua diretta responsabilità, la Grazia è invece un atto esclusivo della volontà di Dio. Ogni uomo, però, è invitato a far parte del piano di Dio, e ad accettare quindi la Sua grazia. Qualunque sarà la decisione che uno andrà a prendere, sappia che Dio adempirà l'opera Sua anche senza di lui. 1) cfr. Matteo 25:31-34
Data: 25/12/2005 Visite: 3545 | |
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