I versetti iniziali di questo capitolo furono letti da Gesù nella sinagoga di Nazareth. Alla fine della lettura il Signore esclamò: "Oggi s'è adempiuta questa Scrittura e voi l'udite" (1). Isaia parlava dunque del Messia d'Israele, che sarebbe venuto per risollevare il popolo dalla prostrazione spirituale nella quale giaceva, ma non precisava in quali vesti il Messia sarebbe venuto, se con la spada sguainata di un potente guerriero oppure sotto le umili vesti di un Rabbì di provincia. Per questo motivo i concittadini di Gesù presenti alla sinagoga non seppero comprendere la Sua reale identità. Il credente, generalmente stabilisce in base ai suoi criteri il modo in cui Dio deve agire e non è disposto ad aspettarLo in silenzio, cosicché quando il Signore si manifesta e dispiega i Suoi piani non sempre è disposto a riconoscerLo e a compiere la Sua volontà. Le Scritture testimoniavano del Salvatore, ma quando gli Israeliti Lo videro come uno di loro, un uomo semplice, privo di qualità particolari, che applicava a Sé le parole del profeta, si rifiutarono di accettarLo e Lo respinsero con forza. Caro lettore, non disprezziamo il giorno delle piccole cose, il giorno in cui il Signore, ci viene incontro con parole di Grazia per ristabilirci e chiamarci a nuove esperienze con Lui. Non cerchiamo di fissare aprioristicamente, in base al nostro metro di giudizio, il modo in cui Dio dovrà comportarsi nei nostri confronti; Lui è Signore, e Sovrano della nostra vita come di tutto l'Universo! 1) Luca 4:21
Data: 15/12/2005 Visite: 4970 | |
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