Questo brano del profeta Isaia ci fa comprendere quanto sia attuale la Parola di Dio. La situazione sociale in Israele, così com'è descritta alla fine del capitolo 56, rispecchia fedelmente i giomi in cui viviamo. Chi dovrebbe essere guardiano non assolve alle proprie responsabilità; ognuno bada agli interessi personali e pensa che la propria condizione debba proseguire all'infinito garantendoci una vita sempre migliore. Non si vuole fare i conti con la morte (1). La situazione spirituale non è migliore. Nei versetti 3-11 si parla di occultismo e di condotte immorali che inducono le persone a beffarsi della verità. Questa situazione è il risultato della ribellione e della menzogna. Queste richiedono energia e determinazione, ma l'uomo ribelle a Dio è convinto di potercela fare comunque da solo. Camminando in discesa, acquista velocità e non si accorge che si sta avvicinando alla rovina. Alla base di tutto sta una scelta ben precisa (v. 11): temere Dio o aver timore dell'opinione dell'uomo. "La paura degli uomini costituisce un laccio" (1) mentre "Il timor dell'Etemo è il principio della sapienza" (2). Le cose cambiano quando si guardano dal punto di vista di Dio. Innanzitutto, il comportamento di chi non teme Dio si rivela folle in prospettiva del Suo giudizio (v.12) e dell'impossibilità per gli idoli di provvedere alcunché (v.13). In secondo luogo, mentre molti ritengono che Dio sia irraggiungibile, il versetto 15 racchiude un'affermazione meravigliosa: Dio non scende a compromessi ma giunge ad incontrare l'uomo lì dove si trova, nel peccato e nella ribellione. Nel Nuovo Testamento leggiamo che Dio è " giusto e giustificante colui che ha fede in Cristo" (3). Questo disegno appare evidente in Isaia. 1 versetti 16-18 mostrano che Dio non vuole contendere in eterno: desidera fare presente la realtà del peccato e delle sue conseguenze affinché l'uomo sia ricuperato e ristabilito, tramite il ravvedimento. "Dio non toglie la vita, anzi si adopera in modo che il proscritto non rimanga eternamente lontano Lui" (4). La scelta tra il timore di Dio e la paura degli uomini conduce ad esiti completamente diversi. Chi si affida al Signore riceve la salvezza ed è reso in grado di lodare il Signore (v.19), ma chi persiste nella ribellione, non conosce la pace e si agita come il mare in burrasca (vv. 20, 21). Scegli dunque di vivere, accetta oggi stesso la vera vita(5). 1) cfr. Proverbi 29:25 2) cfr. Proverbi 1:7 3) cfr. Romani 3:26/b 4) cfr. 2 Samuele 14:14/b 5) cfr. Deuteronomio 30:19
Data: 07/12/2005 Visite: 7080 | |
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