Con questo appello Dio ha richiamato l'attenzione degli uomini nel corso dei secoli, per mostrare loro il Suo consiglio, la Sua luce e la Sua parola. In questo brano, per ben tre volte, l'Eterno rivolge questo invito al Suo popolo. (vv.1, 4 e 7). a. Innanzitutto, Dio invita il Suo popolo a ricordarsi delle sue origini. Come Egli benedisse e moltiplicò Abramo, così li avrebbe benedetti e consolati dall'afflizione della loro lunga cattività. b. Con l'espressione "Prestatemi attenzione", Dio richiede ad Israele di riconoscere la Sua legge. "Poiché la legge procede da me", afferma il Signore. c Nel ricorrere ancora alla Parola "Ascoltatemi", Dio esorta i Suoi figli a confidare in Lui. L'onta, l'oltraggio e l'obbrobrio degli uomini che li circondano non possono intimorirli né sgomentarli, perché essi hanno trovato la loro completa salvezza nell'Iddio d'Israele. Dio chiama anche noi a ricordare ciò che eravamo prima di divenire Suoi figlioli. Ora che siamo nella dimensione della grazia e della salvezza, Egli vuole che riconosciamo la Sua parola e la Sua legge. Gesù dice ai Suoi: "Se mi amate, osservate i miei comandamenti" (1). Come per Israele anche per ognuno di noi è rassicurante la promessa di Colui che ci ha detto: "Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò" (2), ed ancora: "lo sono con voi tutti giorni, sino alla fine dell'età presente" (3). Dio ci aiuti, a ricordarci quanto Egli ha fatto per noi, a riconoscere ogni giorno la Sua Parola e a trovare conforto nelle Sue fedeli ed amorevoli promesse. 1) Giovanni 14:15 2) Ebrei 13:5 3) Matteo 28:20
Data: 23/11/2005 Visite: 2946 | |
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