Uscite da Babilonia, fuggite lontano! Questo è l'imperativo che giunge dall'Eterno! Siamo di fronte a un tentativo si esasperare le proprie reazioni? Si vorrebbe delineare una condotta cristiana estremistica e ormai impraticabile? Niente di tutto questo! La Scrittura traccia però delle chiare linee di demarcazione: "lo sono l'Eterno... che ti guida per la via che devi seguire" (v.17). Non c'è pace per gli empi, troviamo scritto al versetto 22, ma anche i credenti che non prendono risolutamente le distanze dal mondo di empietà che li circonda non potranno assaporare la vera pace e l'autentico riposo che è frutto di una santificazione ricercata e perseguita con determinazione. C'è chi si illude di cambiare e redimere "Babilonia" da dentro. C'è chi è fermamente convinto che dobbiamo condividere la vita di questi "neo-babilonesi" che ci stanno accanto. Dobbiamo farci accettare, parlare la loro lingua, adeguarci. Stiamo bene attenti a non perdere la nostra identità anzi, meniamo pure vanto della nostra diversità. Il sincretismo, l'assimilazione, l'azzeramento delle distanze morali, non rientrano nei piani di Dio. Chi vorrebbe mitigare i toni, sfumare sui contenuti annullare le differenze, si prepari ad una vita fatta di contraddizioni, di insuccessi di conflitti senza tregua. Soltanto chi si separa e si tiene lontano da un mondo di peccato può essere utile nelle mani di Dio. Chi ricerca delle sintesi irrealizzabili, si vota ad una dolorosa sconfitta inseguendo un disegno che si rivelerà sempre illusorio e utopistico.
Data: 15/11/2005 Visite: 2484 | |
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