Il capitolo 15 del
libro della Genesi ci parla di una visita speciale del Signore ad Abramo.
Mentre tutti riposavano, il patriarca era seduto all'entrata della tenda e notò
subito i tre angeli. Egli subito si inchinò riconoscendo in loro dei messaggeri
divini ed esclamò: «Deh, Signor mio ...».
La visita
in questione fu per Abramo l'espressione della presenza dell'Eterno nella sua
vita di pellegrino, in un cammino
verso la terra promessa.
L'ospitalità in oriente
era, una cosa sacra e il comportamento di Abramo ne è un esempio. Egli
addirittura obbligò i tre viaggiatori a fermarsi da lui; questo ci riporta alla
memoria la parola riguardante il dovere dell'ospitalità, perché così facendo,
spesso anche noi ospitiamo degli angeli.
È importante notare
poi, che Abramo parlò di un pezzo di pane, ma offrì ai visitatori un pasto
degno dei più alti dignitari. Ci sono persone che promettono poco ma danno
molto, altri, che a parole offrono tutto ed infine non danno nulla.
Così, pure noi dovremo
dare tutto il meglio che possediamo al Signore sapendo che coloro che
dimostrano il loro amore e la loro benedizione verso Dio, ricevono il
privilegio della Sua comunione e la benedizione di grandi promesse.
Proprio come riprova
della fedeltà di Dio verso Abramo e sua moglie, quel giorno essi ricevettero la
più straordinaria promessa della loro vita. Quello che avevano desiderato e
bramato da tanti anni e che, nonostante il sorriso incredulo di Sara, ebbe a suo
tempo il compimento.
Il Signore
è fedele, non temiamo, né dubitiamo, «Le cose che occhio non ha vedute, e che
orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d'uomo, son quelle che Dio
ha preparate per coloro che l'amano». (1) Quando il Signore ci visita con la
Sua Parola e vuole avere comunione con noi, riceviamoLo sempre con gioia, Egli
viene per arricchire l'anima nostra!
(1)
1 Corinzi 2:9.
Data: 03/03/2000 Visite: 10789 | |
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