Invidiare i malvagi e desiderare la loro compagnia è la premessa di un irreparabile sviamento dalle vie del Signore. Non è, poi, così difficile essere sedotti da questi sentimenti. 1 malvagi prosperano? Non conoscono certi affanni; godono di buona salute, vivono in modo spensierato. Per questa ragione sono cinti di superbia e coperti di violenza; hanno un cuore insensibile da cui sgorga soltanto iniquità; progettano il modo migliore per opprimere il prossimo. Parlano altezzosamente; si comportano in modo arrogante eppure riescono e realizzare sempre i loro obiettivi... non sono questi motivi sufficienti per volgersi dalla loro parte? Per bere copiosamente alla loro sorgente? Riflettiamo, si chiedono i perplessi: "Possibile che Dio sia onnisciente? Che conosca personalmente tutti e tutto?". La loro conclusione è questa: "Ho purificato invano il mio cuore ed invano ho lavato le mie mani nell'innocenza". Nonostante tutto ogni giorno incontro delle difficoltà, ogni mattina una nuova pena si aggiunge. È vero, le cose occulte ci sono ignote, ma la Bibbia ci esorta: "Non portare invidia ai malvagi, e non desiderare di stare con loro". Infatti, che punto d'incontro vi può essere fra la giustizia e l'iniquità? Quale comunione può sussistere tra la luce e le tenebre? I figlioli di Dio, ripongono tutta la loro affezione nei santi, poichè soltanto questa è la gente onorata con cui è possibile condividere le realtà spirituali. Chi ha gustato quanto il Signore è buono, odia la condotta degli sviati. La mentalità di chi è malvagio gli è del tutto estranea. Il vero credente sceglie bene le sue amicizie, coloro con i quali desidera avere comunione. Ecco dunque le fine dei malvagi, ecco il giorno della rovina, il momento in cui cade ogni maschera, attenti quindi a discernere le apparenze, attenti i a penetrare la realtà delle cose e a selezionare accuratamente le proprie compagnie.
Data: 18/10/2005 Visite: 3107 | |
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