Il titolo del libro riassume lo scopo dello scritto, che poi, nei fatti, rappresenta la caratteristica stessa di tutta la Bibbia. La "rivelazione di Gesù Cristo" racchiude per intero il piano della salvezza: Dio ha deciso di farsi conoscere all'uomo rivelandosi appieno in Cristo Gesù. Il verbo pone enfasi sull'atto stesso dello scoprire, il gesto di sollevare un velo e quindi l'intenzione da parte di Dio, di far conoscere tutto ciò che all'uomo risulterebbe assolutamente oscuro e indecifrabile. I destinatari di questa rivelazione sono i servitori di Gesù Cristo. Non si tratta certo di un testo riservato a circoli esclusivi, ma certamente l'Apocalisse è un testo particolare, che getta luce su avvenimenti futuri, già di per sé difficili da comprendere. Nei riguardi di questo libro vi sono in generale due atteggiamenti, entrambi errati. Il primo è quello di quanti ne mettono in discussione la credibilità; il secondo quello di coloro che ne fanno oggetto esclusivo di indagini tanto accurate, quanto inutili. Il libro dell'Apocalisse è, come tutta la Bibbia, indirizzato ad ogni credente, senza alcuna esclusione. Tutti devono leggerlo e meditarlo, senza usarlo come una raccolta di indovinelli dal significato arcano su cui esercitare la propria fantasia. Lo scopo del libro è quello di istruire i credenti sugli avvenimenti degli ultimi tempi. Coloro che serberanno "le cose che sono scritte" in questa profezia vengono dichiarati beati, "poiché il tempo è vicino". È questa la corretta attitudine per un giusto approccio alla profezia: serbare le parole del Signore e farne uno sprone per progredire nelle Sue vie, e proseguire lungo la strada della santificazione. Preghiamo il Signore affinché ci guidi durante la lettura del libro dell'Apocalisse per farne un'occasione di crescita spirituale e non certo un argomento di dispute teologiche.
Data: 17/10/2005 Visite: 2786 | |
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