Molti avversari del cristianesimo affermano che la fede cristiana, come del resto ogni religione, si rifà ad un angusto bagaglio di tradizioni ed è quindi nemica di ogni autentico progresso umano. Questa impostazione, ovviamente, è del tutto inaccettabile, poiché la Bibbia si oppone al peccato e non alla scienza in sé, in quanto ricerca tesa al miglioramento delle condizioni umane, a meno che essa non entri in conflitto con la volontà di Dio. Vi è però una componente della predicazione cristiana che non è suscettibile di trasformazioni o adattamenti e ci riferiamo alla dottrina, a quel deposito intangibile di verità rivelate e tramandate nel corso dei secoli. Vi è un termine antico, ma non per questo "vecchio", che non va mutato, né spostato, pena il tradimento dei contenuti più autentici della nostra fede. Alcuni si illudono che per migliorare lo stato spirituale del singolo credente basti cambiare le modalità del culto, magari evitando di riprendere certi membri per la loro condotta errata. Così facendo non si ottiene mai nulla di buono e si rischia soltanto di snaturare il messaggio cristiano presentando illusoriamente, una "via" più larga ed agevole che incontri maggiormente i favori delle persone. Per paura di non essere bene accetti alla società, si deroga da certe peculiarità che rappresentano aspetti irrinunciabili per un vero credente. In buona sostanza, si sceglie di assomigliare al mondo, piuttosto che a Cristo. Quanto sarebbe più dignitoso, affermano alcuni, dare una splendida veste teologica alla semplice dottrina cristiana. Anche questo si tradurrebbe in un tentativo di spostare il termine antico. Dobbiamo vegliare sui nostri passi e guardarci dall'aggiungere alla Parola di Dio delle opinioni personali. Il Signore ci aiuti a non spostare il termini della Sua Santa Parola.
Data: 14/10/2005 Visite: 2527 | |
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