L'apostolo Paolo paragona l'esperienza cristiana ad una battaglia, nella quale il credente è chiamato a dar prova della sua fedeltà al Signore. Per un credente è cosa fondamentale essere pronto al combattimento, attento ad ogni segnale che possa suscitare sospetto, per non cadere nei tranelli tesi dal nemico. Alle volte però, accade che noi credenti non comprendiamo il reale significato di questo insegnamento contenuto nelle Scritture. Siamo pronti ad ogni attività e disponibili a qualsiasi sacrificio pur di vedere avanzare l'opera del Signore, siamo pronti a dare il meglio di noi stessi pur di servire il Signore, ma ci comportiamo come se il successo dell'impresa dipendesse esclusivamente da noi, e dalle nostre buone intenzioni. "Il cavallo è pronto alla battaglia", afferma il testo (v.31). Alle volte capita di scalpitare, proprio come un cavallo, nell'impazienza di annunciare l'Evangelo, e di vedere un nostro amico 0 un parente convertito, ma senza però ponderare sufficientemente il fatto che la vittoria appartiene al Signore. Ricordiamo sempre che il Padre opera esclusivamente per amore del Suo Figliolo, e non per quanto di buono riusciamo a fare. È saggio perciò sottometterci per intero a Cristo Gesù facendo sì che sia Egli a prendere saldamente in mano le redini di tutta la nostra vita.
Data: 10/10/2005 Visite: 2255 | |
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