L'invito della Parola di Dio a meditare sul comportamento del pigro, ha lo scopo di spronare il credente ad un sempre maggiore impegno nel campo del Signore. L'epoca in cui viviamo con i suoi allettamenti e con tutte le distrazioni che offre per il tempo libero, alimenta la pigrizia spirituale dei credenti. E certamente più comodo, e meno impegnativo, rimanere a casa in pantofole piuttosto che affrontare il traffico cittadino, o lunghi percorsi, per recarsi al culto o ad un'evangelizzazione. La formica, a questo proposito, ci insegna con il suo esempio che la povertà sarà la logica conseguenza della pigrizia. Nessuno si illuda di poter condurre la propria vita spirituale confidando sulla semplice presenza ai culti, per quanto puntuale. Poiché così facendo in modo lento, ma inesorabile, si spegnerà l'entusiasmo e lo zelo per l'opera del Signore, proprio come accade alle cinque vergini delle quali parlò Gesù nella parabola. "La pigrizia fa cadere nel torpore"(1). Vi è anche un altro tipo di pigrizia, che definiremmo "mascherata", quella di chi lavora, ma con scarso impegno, e forzatamente (2), spiegando che vi sono delle difficoltà oggettive che lo ostacolano (3) Ogni credente è chiamato ad essere zelante; non facciamoci frenare da quelle scuse che servono a mascherare la nostra indolenza, ma piuttosto preghiamo il Signore affinché alimenti sempre più in noi la passione per la Sua opera. Nel tempo in cui viviamo l'indolenza per certi versi viene incoraggiata da una vita molto comoda, ma noi credenti non dobbiamo conformarci al presente secolo, infatti Paolo ammonisce: Il Quanto allo zelo non siate pigri" (4). 1) Proverbi 19:15 2) cfr. Proverbi 10:4 3) cfr. Proverbi 20:4 4) Romani 12:11
Data: 05/09/2005 Visite: 3628 | |
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