La vita cristiana è fatta di momenti contrastanti, a volte si incontrano "luoghi montuosi" altre volte "valli profonde", proprio come disse Mosè: "...il paese di cui andate a prendere possesso è paese di monti e di valli" (1). Il credente si può trovare, in rapida sequenza, ora sulle vette della gloria, ora nella valle del combattimento e della prova; ciò che conta è che in entrambi i luoghi vi sia la presenza di Cristo. Gesù, tornato con i tre discepoli dal Monte della Trasfigurazione, trovò, "a valle", gli altri nove alle prese con un ragazzo indemoniato che non erano riusciti a liberare. La scena che si apre dinanzi a noi suggerisce tre importanti considerazioni: il grande bisogno che ha l'uomo, la sua incapacità di risolverlo, la potenza che viene dalla fede in Cristo Gesù. Il bisogno enorme ed urgente dell'uomo è personificato da questo giovane muto e sordo che il diavolo cercava in ogni modo di portare alla distruzione. li peccato rende l'uomo incapace di parlare con Dio e di ascoltarlo. La comunione che dovrebbe regnare fra Dio e l'uomo è compromessa ed il diavolo fa di tutto per peggiorare la situazione. Questa realtà è resa ancora più opprimente dall'impossibilità dell'uomo stesso di porvi rimedio: "...difatti, io so che in me, vale a dire nella mia carne, non abita alcun bene" (2). Ma se da un lato l'espressione che esce dalle labbra dei discepoli rivela l'incolmabile abisso della debolezza umana, dall'altro lato manifesta il germinare di una preghiera affinché Dio intervenga ed operi. L'uomo, sperimenta ancora oggi, la grande amarezza della sconfitta, e va ripetendo: "non abbiamo potuto cacciar via: la guerra, la malattia, gli odi razziali, la violenza ed ogni forma di ingiustizia che regna nell'uomo e nella società". Gli uomini sono riuniti, per infierire sul fallimento ora dell'uno ora dell'altro sistema. Ma ecco che sopraggiunge Uno che rompe quel macabro concistoro: "fino a quando vi sopporterò o generazione incredula? Fino a quando sarò io con voi?" E proprio lì, in quella "valle", dove l'uomo si sente più che mai solo e povero, lì dove finalmente confessa la propria incapacità, lì dove si manifesta il suo fallimento, Gesù Cristo rivela la Sua potenza all'uomo che si umilia e lo implora con fede. 1) Deuteronomio 11:11 2) Romani 7:18
Data: 22/08/2005 Visite: 4791 | |
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