Salomone, alle affermazioni dei primi versi del libro relative all'ampiezza e alla disponibilità della sapienza, ne fa seguire un'altra di fondamentale importanza che ripeterà altre volte ('). "Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza". In ebraico la parola "principio" indica sia un punto di partenza sia l'essenza, perciò senza la conoscenza ed il timore dell'Eterno, non è possibile né cominciare né comprendere la vera sapienza, quella divina, l'unica guida valida per la nostra vita. "Ascolta figliuol mio", con queste parole esordisce un padre amorevole e premuroso, che si rivolge al proprio figlio per invitarlo ad evitare le cattive compagnie. Il quadro che ci presenta la società non e per niente rassicurante: disprezzo per le leggi, rapimenti, furti organizzati, ricorso alla violenza; il tutto perpetrato con estrema disinvoltura. Come bisogna comportarsi? Non ci possono essere compromessi con chi vive in questo modo, in quanto le leggi divine condannano energicamente qualsiasi forma di violenza e di disonestà: non ti incamminare con chi ha fatto del peccato una regola di vita! La società di oggi non è molto diversa da quella di allora; sono molti coloro che, presi dall'illusione di un facile guadagno ricorrono alla falsità e all'inganno. Il rimedio rimane comunque il medesimo: Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunione v'è tra la giustizia e l'iniquità? (2). Non lasciamoci ingannare da chi ci propone una vita facile trasgredendo con leggerezza i comandamenti divini, perché le conseguenze non sono cambiate (vv.17, 18): Chi tende agguati agli altri, senza rendersene conto, sta preparando la propria rovina. 1 ) Proverbi 9:10; 15:33 2) 2 Corinzi 6:14
Data: 17/08/2005 Visite: 2992 | |
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