È possibile comprendere la perplessità di qualcuno che, dinanzi all'originalità di questo brano del Vangelo di Marco, si sarà chiesto perché Gesù abbia deciso di operare sul cieco di Betsaida, mediante un duplice intervento. Non si può invece accogliere la conclusione di chi intendesse avanzare il dubbio che il nostro Salvatore si sia trovato, sia pure per un istante a corto di possibilità o di volontà, al punto di non potere o volere compiere il miracolo istantaneamente, come in altri casi. La sola risposta, plausibile a un tale quesito, è che Cristo volle agire così perché questo era il modo più adatto per impartire una lezione utile e comprensibile non solo per il cieco, ma anche per tutti coloro che sarebbero venuti a conoscenza di questo miracolo. L'insegnamento fondamentale è: "Colui che ha incominciato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù (1). Allo scettico si potrà allora semplicemente chiedere se non crede che Dio avrebbe potuto creare il mondo (ed assieme ad esso fare tante altre cose che Egli ha fatte) mediante una parola sola o con un unico atto e in un solo giorno. Mentre invece, Egli ritenne di doverlo fare in sei giorni e di doversi compiacere dell'utilità e della bontà di ogni singolo atto e, logicamente, ancor più dell'opera compiuta (2). Non si può rigettare a priori l'opinione di alcuni che hanno voluto scorgere nelle due fasi della guarigione del cieco di Betsaida, una figura di quell'unica opera di redenzione e santificazione che Cristo compie in ciascuno di noi dall'istante della conversione, fino la giorno della Sua apparizione, quando ci riceverà in gloria e ci presenterà santi e perfetti al Padre nell'eterna dimora preparata nei cieli(3). Potrà sorprendere, ma la medesima esperienza è riscontrabile nella vita di un gran numero di cristiani, i quali furono (e sono) debitori alla costante ed ininterrotta azione dello Spirito Santo per la loro crescita nella conoscenza e nella Grazia del Figliolo di Dio (4). Possa essere questa perciò la sorte di ciascun lettore e la nostra comune preghiera: Signore Gesù Ti ringraziamo di averci toccato e guariti un'infinità di volte, ma toccaci ancora affinché possiamo conoscerTi sempre più e fare sempre meglio la Tua volontà! (5). 1) Filippesi 1:6 2) Genesi 1:10-37; Giovanni 17:4; 19:30 3) Salmo 73:23-25; Romani 8:29, 30; I Corinzi 1:30 4) 2 Pietro 3:18; Giovanni.20:22; Atti 2:4; 8:8, 12, 17, 18 5) Osea 6:3; Efesini 1:23; Filippesi 2:13
Data: 12/08/2005 Visite: 5241 | |
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