L'amore per la figliola, gravemente tormentata da un demonio, e la fede nella potenza di Cristo portò questa donna pagana ai piedi di Gesù. Fuori d'Israele, in terra Siro-Fenicia, troviamo così la fede, proprio dove meno lo si aspetta, e questo ci insegna che è unicamente la totale fiducia in Dio a contraddistinguere il vero credente. Ancora una volta trova conferma il principio secondo cui chi si umilia sarà innalzato e a chi chiede verrà donato. L'atteggiamento del Signore, che inizialmente non le diede risposta, come ricorda Matteo, fece trasalire i discepoli che Lo pregano affinché questa importuna fosse mandata via al più presto, poiché le sue grida attiravano la gente tutto intorno a loro. È facile dimenticare che con Gesù al proprio fianco non si corre mai il rischio di fare brutta figura poiché Lui è il Meraviglioso. Eppure Gesù persiste, nella Sua apparente impassibilità, esprimendosi in termini piuttosto duri, dicendo in sostanza che non è bene privare gli originari destinatari del nutrimento per farlo giungere a chi non era chiamato ad averne parte. L'approccio, da parte di Gesù, ci appare scoraggiante e anche offensivo, ma questa donna non ragiona secondo i nostri criteri, ma prende le parole del Maestro e le fa sue: dici bene, Signore, e i cagnolini sotto la tavola, mangiano le briciole dei figliuoli. Per queste parole Gesù la esaudisce facendo uscire il demonio dalla sua figliuola. È un meraviglioso esempio di pressante preghiera per gli altri e non tanto per sé stessi. Imparino i padri e la madri a pregare insistentemente per i loro figli, affinché non vadano incontro alla perdizione ma ricevano la salvezza che solamente Cristo Gesù può provvedere.
Data: 02/08/2005 Visite: 2550 | |
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