Le promesse del re d'Assiria erano molto allettanti, lo erano soprattutto per un popolo ridotto allo stremo, conscio di non poter fronteggiare lo spietato esercito. Sono promesse di una nuova terra, anch'essa come la Palestina abbondante e ricca, ma si trattava pur sempre di un'altra terra nella quale gli Israeliti avrebbero vissuto in schiavitù. La proposta d'altronde appariva vantaggiosa, poiché nessuno poteva credere che Gerusalemme con le sue sole forze avrebbe saputo resistere all'impeto selvaggio degli Assiri. Bisognava decidere e decidere per fede. Questo episodio ricalca alcuni momenti della vita di ogni credente, allor quando, per diversi motivi, egli si scopre "accerchiato" da una forza preponderante, guidata dall'avversario, dinanzi alla quale sa di non poter resistere solamente con le proprie forze. Le proposte di compromesso sono spesso allettanti. Viene prospettata una gioia ed una soddisfazione pari a quelle che il Signore dona, alla condizione però, di recarsi in schiavitù nel territorio del nemico straniero. Non lasciamoci intimorire da queste situazioni, poiché, nonostante la violenza e la forza dell'avversario e del mondo, siamo in Cristo, Lui è il nostro Signore e Maestro e nessuno potrà farci del male. Se le proposte di compromesso spirituale, che ci vengono fatte sono sicuramente allettanti, per quanto ci riguarda, sappiamo con certezza che il Signore è Colui che ci dona la vera libertà. Non abbattiamoci dunque, ma piuttosto resistiamo al maligno ed egli fuggirà da noi.
Data: 28/07/2005 Visite: 2372 | |
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