Il re Erode ci appare l'emblema di un potere ottuso e miope. La sua autorità non gli consenite di essere padrone delle proprie azioni. Le circostanze lo travolgono poiché la vicenda di Giovanni gli era completamente sfuggita di mano. La sua colpevole leggerezza lo costringeva ora a soddisfare un desiderio orrendo. 1 suoi sentimenti torbidi gli avevano fatto perdere ogni lucidità e si trovava così a compiere ciò che in cuor suo non avrebbe assolutamente voluto. Quella di Erode è la situazione tipica di un uomo che non sa gestire le proprie scelte e scopre così che tutte le sue possibilità devono fare i conti con delle variabili esterne che lo condizionano fortemente. Giovanni Battista era un uomo libero, Erode no! Giovanni era padrone delle proprie scelte, responsabile delle proprie affermazioni, consapevole di tutto ciò che gli stava accadendo, Erode no! Erode era prigioniero delle proprie passioni, Giovanni era servo solamente di Dio. Molti uomini, oggi più che mai, si sentono autonomi nella loro azione, nell'illusione di poter disporre a piacimento della propria vita ma si rivelano, alla prova dei fatti, deboli e perdenti! Soltanto Dio può modellare un tipo diverso di uomo, coraggioso e coerente, schietto e determinato. Chi pensa di bastare a sé stesso, chi ritiene di poter usare gli altri a proprio piacimento non dovendo dipendere da nessuno, sperimenterà già in questa vita, quanto sia velleitaria la sua pretesa e votata a fallimento la sua protervia. Solo il Signore suscita una generazione di uomini liberi, affrancati dalle concupiscenze per condurre un'esistenza nuova ad imitazione del Signore Gesù Cristo.
Data: 25/07/2005 Visite: 2323 | |
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