C'è stata, nel corso della storia, una costante tentazione per il popolo d'Israele: ricorrere a forze estranee a quelle del Signore. Chiedere questo tipo di aiuto, nel momento della prova, viene considerato dal Signore alla stregua di un tradimento. Abramo scese in Egitto perché incapace di confidare nel Signore, e in quella nazione si trovò a vivere delle esperienze assai negative, cedendo progressivamente agli usi e alla mentalità pagana. Solamente dopo esserne uscito egli offrì nuovamente dei sacrifici al Signore. Fare ricorso unicamente alle risorse umane, cercare le soddisfazioni che il mondo offre, può essere apparentemente legittimo ma corrisponde a scendere in Egitto, a cercare ospitalità ed asilo in un luogo di perdizione e di inimicizia con il nostro Signore. Diventerà impossibile, in queste condizioni, tentare di offrire la lode al Signore, perché saremo attratti contemporaneamente da mille altre attività, tutte interessanti, ma certamente vacue ed inutili, anzi dannose per la nostra salute spirituale. È inutile lamentarsi del fatto che il nostro rapporto con il Signore si sia intiepidito, la colpa non è certamente Sua. Se non riusciamo più ad adorarLo è forse perché siamo scesi in Egitto. f orse abbiamo bisogno di abbandonare un determinato modo di vivere, abbandonare il chiasso e la confusione di un mondo che ci stordisce e ci confonde. Saliamo al monte del Signore ed offriamoGli la nostra lode. Da parte nostra vogliamo quindi confidare e cercare soccorso solo nell'Iddio Santo e Potente.
Data: 18/07/2005 Visite: 2313 | |
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