Questo brano del Vangelo di Marco, dove si parla dell'indemoniato di Gerasa, mette in chiara evidenza che al messaggio di salvezza dell'anima Gesù Cristo univa la Sua compassione e misericordia per le tante miserie e necessità umane; comprese le possessioni demoniache proprio come nel caso del protagonista di questa vicenda. Quest'uomo si trovava in una situazione tragica, disperata e senza soluzione. Rappresentava un problema e un pericolo per la società e nemmeno le catene potevano tenerlo legato, viveva nei sepolcri e in mezzo alle montagne. Un giorno Gesù incrociò la sua strada ed ebbe modo di incontrarlo. Egli è l'Autorità Suprema, il perfetto liberatore e le forze malvagie dell'inferno non possono resisterGli; Egli è Dio. Gesù ha cacciato la legione di demoni e liberato quest'uomo che era continuamente tormentato. Ora lo troviamo, sereno e seduto aveva smesso di urlare e vagare solitario tra sepolcri e montagne. Lo troviamo vestito in quanto non si strappa più gli abiti e in buon senno. Egli ha finalmente una coscienza libera, una ragione lucida che gli permette di comprendere, in tutta la sua portata, l'opera del Salvatore. Quest'uomo è ora diverso, nuovo, completamente cambiato, una testimonianza vivente. Le cose vecchie di un tempo non sono che un lontano e sbiadito ricordo; egli, ora, vuole seguire il Maestro. Vale la pena ricordare a tutti che Gesù ha ancora la stessa Autorità e la medesima Potenza per donare pace e libertà a quanti credono nel Suo nome e nel Suo sacrificio.
Data: 17/07/2005 Visite: 2331 | |
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